In ambito aziendale, si tende spesso ad affrontare il tema dei costi agendo su elementi che diano risultati immediati: riduzione del personale, ricerca di fornitori più competitivi o utilizzo di materiali più economici. Ma queste azioni hanno solitamente ritorni negativi sul medio-lungo periodo.
Non di rado, i costi più rilevanti si nascondono altrove cioè all'interno di inefficienze organizzative: processi poco fluidi, scorte fuori controllo o informazioni gestite in modo frammentario possono generare sprechi significativi. Al contrario, un flusso ben strutturato, una gestione accurata delle informazioni e un monitoraggio attento delle risorse possono liberare valore e aumentare la competitività, anche senza interventi drastici. Si tratta di interventi dal costo contenuto, che restituiscono un feedback positivi nel breve e non hanno controindicazioni nel medio-lungo periodo.
Sono percorsi che però richiedono un impegno personale non indifferente:
- da parte della proprietà c'è la necessità di imparare a delegare;
- da parte delle maestranze, quella di assumere non solo dei ruoli, ma anche delle responsabilità ed essere aperti al cambiamento.
"Abbiamo sempre fatto così" altro non è che la tomba dell'impresa: l'abitudine a compiere le stesse azioni nello stesso modo, applicare il modello che ha funzionato ai tempi dei genitori e che ha condotto l'impresa al successo, quasi certamente non è altrettanto efficace nel presente. Bisogna sapersi quantomeno adattare ad un mondo che cambia radicalmente in media ogni 5 anni. Se non lo si fa il declino è un destino inevitabile.
È importante aggiornare la propria organizzazione secondo i principi del Lean Management, per far emergere inefficienze che, nella maggior parte dei casi, non si riescono a percepire.
Il monitoraggio della produzione tramite sistemi MES risulta cruciale per tenere sotto controllo i principali indicatori produttivi: volumi realizzati, scarti, fermi macchina, ecc. Questi dati sono fondamentali per una corretta analisi dei costi e, di conseguenza, per una formulazione accurata dei prezzi.
Un sistema WMS è essenziale per monitorare il volume delle scorte, garantendo la disponibilità di un quantitativo ottimale di materiali: sufficiente per evitare fermi produttivi, ma non eccessivo al punto da immobilizzare liquidità in modo critico per l’operatività aziendale.
Lo step successivo è rappresentato dalla logistica avanzata: magazzini automatizzati e AMR (Autonomous Mobile Robots) sono strumenti ideali per ottimizzare spazi, tempi di approvvigionamento e logistica interna.
Se si desidera raggiungere un livello ancora più avanzato, è necessario condurre un’analisi in loco per individuare i processi che potrebbero essere automatizzati attraverso l’impiego di robot collaborativi (cobot).
Questi strumenti non solo possono incrementare la produttività rispetto a un operatore umano, ma, quand'anche a parità di risultato produttivo, garantiscono una riduzione dei costi e contribuiscono a eliminare inefficienze organizzative.
Un ulteriore tema cruciale, spesso sottovalutato, è quello del cambio generazionale. Il tessuto industriale italiano è costituito per oltre il 99% da piccole e medie imprese, realtà che occupano circa il 75% della forza lavoro e generano oltre il 60% del PIL nazionale. Molte di queste imprese nascono da un’intuizione imprenditoriale forte, portata avanti con determinazione dai fondatori, che spesso vedono l’azienda come una parte di sé: una creatura da proteggere, il fulcro della propria identità professionale e personale.
Questa profonda connessione, se da un lato è la forza del modello imprenditoriale italiano, dall’altro rappresenta un ostacolo quando arriva il momento di preparare il passaggio del testimone. Troppo spesso manca un vero piano di successione. In molti casi, il fondatore preferisce vedere sfiorire l’azienda piuttosto che cederla a terzi o affrontare l’inevitabile passaggio generazionale. Eppure, costruire un futuro sostenibile significa proprio questo: trasferire visione, esperienza e valori, garantendo continuità, evoluzione e rinnovamento, senza snaturare l’identità dell’impresa.
Con il giusto supporto l'imprenditore più effettuare tutti questi passaggi vitali:
- riorganizzare i processi scovando ed eliminando tutti gli sprechi nascosti;
- rivedere organigramma e flussi informativi in modo da averne una gestione coerente ed univoca;
- gestire le scorte per far si che non rappresentino liquidità immobilizzata, ma che d'altro canto non compromettano l'efficienza produttiva;
- imparare a valutare le propensioni dei collaboratori ed assegnargli i ruoli più confacenti;
- saper gestire in modo corretto i propri collaboratori imparando a delegare in modo controllato;
- farsi accompagnare al passaggio generazione in modo non traumatico.